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La terra si fa grembo e nutrimento di radici invisibili, il vento libera le verande e l'anima dalla polvere e dal bisogno di curare i dubbi. Mara Venuto cerca risposte e suscita domande e, nell'osservazione di un presente solo apparentemente immobile, alimenta la sete di quiete nelle pagine scritte. Nella raccolta poetica "Questa polvere la sparge il vento" si trova senso e conforto al vivere, attraverso l'osmosi con la terra, gli alberi, le pietre e i panorami mai uguali a se stessi. Con un linguaggio poetico lontano da retorica e banalità, è contemplato lo scorrere delle stagioni della vita, l'alternarsi di epiloghi e nuovi inizi, l'avvicendarsi del tempo accolto con armonica benevolenza. Gli alberi, a perdita d'occhio, si fanno simbolo vivo dell'essere al mondo, in una costante canalizzazione tra materia e spirito, tra terra e cielo, radici e vertice, un dialogo incessante in cui la pioggia scende e tutto radica.